Trova l’errore

Questa notizia è comparsa sulla homepage di repubblica.it il 15 aprile 2017. Cosa c’è che non va?

 

Secoli date cifre lettere convenzioni redazionali

 

 

 

Si tratta in verità di una convenzione redazionale che è bene conoscere e applicare (anche nelle prove scritte della maturità, per esempio); ma in fondo è giusto parlare di errore, perché la questione tocca la corrispondenza tra ciò che si scrive e ciò che si dice. Allora, cosa c’è che non va?

Trovate la risposta in una voce del Pronto soccorso grammaticale che conclude il mio libro sul tema.

Secoli. Un evento del 1453 è accaduto nel Quattrocento (con la maiuscola), cioè nel XV secolo (se lo scrivete in lettere: nel quindicesimo secolo), al limite nel ’400 (ma meglio le forme precedenti), di sicuro non nel 1400 (in italiano, 1400 indica solo l’anno, non il secolo; non fate confusione con l’inglese, in cui si dice, oltre che 15th century, anche the 1400s, con la s, però). A proposito di 1400: se vogliamo essere sofistici, l’anno 1400 appartiene al Quattrocento (che va dal 1400 al 1499) ma non al XV secolo (che invece va dal 1401 al 1500).

Quindi l’errore è scrivere del 1800 quando si intende il secolo (visto che Emma Morano era nata nell’anno 1899), proprio perché parlando si dice dell’Ottocento (se volessimo scriverlo in cifre sarebbe dell’800, con un apostrofo solo; nell’articolo di Repubblica è scritto giusto, l’errore è solo nella homepage). Quest’uso porta con sé un corollario: se vogliamo riferirci ai secoli prima del tredicesimo (il Duecento), siamo obbligati a servirci degli ordinali. Il IX secolo, quello che va dall’801 al 900, può essere indicato solo così, visto che l’800 è il XIX secolo (così come non esistono il Mille e il Cento, ma solo l’XI e il XII secolo).

E il nostro secolo? Solo XXI, direi.

 

 

PS: solo grazie ai commenti sul gruppo Facebook “Piuttosto che, quant’altro, c’entrare e altri abusi…” mi sono reso conto del vero errore di ortografia presente nel sommario: sopravissuta con una v sola…

 

Massimo Birattari "Come si fa il tema" Feltrinelli consigli maturità

 

4 Commenti
  • roberto casati
    Rispondi

    e che dire di sopravissuta invece di sopravvissuta?

    10 giugno 2020 at 17:33
  • Molto interessante, davvero. Nella fretta uno non si rende conto che un giornale possa trasmettere errori grammaticali, infatti non dovrebbe accadere. Queste sono “piccolezze” che però nascondono sempre (semi)gravi dimenticanze che, diciamocelo, abbiamo più o meno tutti!

    2 agosto 2020 at 20:47

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