I composti dei verbi irregolari

È giusto il passato remoto nella frase seguente?
Al battesimo della principessa intervenne, non invitata, la fata cattiva.
A. Sì.
B. No, bisogna dire intervenì.
C. Sì, ma sarebbe ugualmente corretto anche intervenì.
La risposta non è difficile, ma continuate a leggere, se vi interessa riflettere sui composti dei verbi irregolari, e su come funziona (e si evolve) una lingua.

 

 

 

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Risposta esatta: A. Il verbo intervenire è un composto di venire, e di norma i verbi composti seguono la coniugazione del verbo da cui derivano. Ci sono alcune eccezioni, ma non per i composti di venire, che restano irregolari: dunque è obbligatorio dire intervenne, così come provenne, contravvenne, convenneavvennero, divennero e così via. Le forme con -venì e -venirono sono considerate sbagliate da tutti i vocabolari e le grammatiche.

 

Detto questo, le forme analogiche, cioè quelle che seguono la coniugazione regolare, in questo caso dei verbi in -ire (come se intervenire o convenire non fossero composti di venire ma verbi come sentire), rappresentano una tendenza “naturale” della lingua: per esempio, oggi verbi come disfare e soddisfare, composti di fare, al presente sono più comuni nelle forme analogiche disfo, disfi, soddisfa, soddisfano che non in quelle, regolarmente modellate su fare, come disfaccio, disfai, soddisfà, soddisfanno. E Luciano Satta, in un libro di cui ho parlato qui, segnala le forme analogiche ritenette (per ritenne) e convenirono (per convennero) trovate nei romanzi di Umberto Eco: sono da considerare errori (e il fatto che Eco abbia scritto convenirono non vi autorizza a dire o a scrivere che al battesimo della principessa *intervenì, la fata cattiva), ma se in errori simili sono cadute persone (come Eco e i suoi redattori) che di sicuro conoscevano molto bene l’italiano, la tendenza deve essere molto forte.

 

TRATTO DA LE CARTE DELLA GRAMMATICA

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